L’ultimo annuncio dell’Antitrust è di quelli dirompenti e mirati: l’ente che garantisce la concorrenza all’interno dei mercati ha infatti deciso di avviare un’istruttoria in merito all’operazione che ha visto coinvolte Intesa Sanpaolo e Banca Monte Parma, con l’istituto di credito di torinese protagonista dell’acquisto di una partecipazione di maggioranza del gruppo emiliano. L’indagine si riferisce anche al collegamento dell’intera vicenda a Crédit Agricole. Quello che non ha convinto il presidente Antonio Catricalà, in particolare, è stato il rilevamento del 51% della stessa Monte Parma, il quale potrebbe porre in essere una vera e propria posizione dominante nelle provincie di Parma e Piacenza. L’accordo è stato siglato lo scorso mese di ottobre, quando Intesa annunciò in una nota l’interesse per la fondazione parmigiana, per la quale era disposta a versare una somma pari a 159 milioni di euro: la capillarità territoriale ha rappresentato il motivo principale per la conclusione della trattativa, ma ora occorrerà esaminare quest’ultima nel dettaglio nei prossimi sessanta giorni.