La divisa nipponica guadagna terreno su euro e dollaro spinta da una nuova fuga dal rischio, mentre va esaurendosi l’effetto dell’iniezione di fiducia data dall’iniziativa del Tesoro Usa a favore delle agenzie per il rifinanziamento dei mutui. Dopo una pausa legata alla decisione di Washington di nazionalizzare Fannie Mae e Freddie Mac, gli investitori hanno ricominciato infatti a liquidare i carry trade (vendere moneta a basso interesse per comparne una a più alto tasso)finanziati indebitandosi grazie ai bassi tassi d’interesse giapponesi. Lo yen è balzato dell’1% nei confronti dell’euro, schiacciando la moneta unica europea ai nuovi minimi da undici mesi nei confronti del dollaro. Ripiega anche l’indice del dollaro dopo aver testato i massimi dell’ultimo anno nella notte. Anche l’euro recupera leggermente sulla divisa statunitense, anche se la soglia psicologica a 1,40 non sembra più un tabu. Resta invece sempre debole la sterlina, che è in leggero recupero solo sul dollaro a 1,761.