Il Presidente dell’Antitrust Antonio Catricalà, in una lettera, ha chiesto che l’Europa decida linee guida per le imprese di prodotti alimentari garantendo, così, informazioni corrette e complete ai consumatori. La lettera è stata mandata al Commissario Europeo per la Salute e Politica dei Consumatori John Dalli, come pure ai vertici dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare. Nella richiesta, il Presidente Catricalà, in attesa del varo delle linee guida, chiede anche molta cautela nell’autorizzazione delle frasi pubblicitarie (claim) sui singoli prodotti, claim che possono essere utilizzati in modo strumentale da parte delle stesse aziende, fanno notare dall’Antitrust. L’Authority, inoltre, ricorda anche che, in presenza di claim salutistici ammessi o autorizzati dalla Commissione Europea, la normativa comunitaria stabilisce che l’impiego delle informazioni nutrizionali e sulla salute “non può essere falso, ambiguo o fuorviante”.
Precisano dall’Antitrust, a questo proposito, che L’enfasi che alcune campagne pubblicitarie dedicano all’illustrazione del problema salutistico (ad esempio, ipercolesterolemia come pure malattie cardiovascolari), sia nelle immagini, sia attraverso le scene e i testi (ad esempio, spot televisivi), tende invece a veicolare ai consumatori messaggi potenzialmente fuorvianti, ingenerando aspettative infondate o eccessive sul contributo legittimamente attribuibile all’assunzione di quel determinato prodotto alimentare. Si tratta di messaggi che omettono ad esempio di raccomandare l’esigenza di un corretto regime alimentare e di un sano stile di vita.
Per tutelare i consumatori e impedire raggiri, quindi, l’Antitrust chiede precise linee guida, previste dello stesso regolamento comunitario, in modo da fornire agli operatori economici adeguate indicazioni sui parametri e sulle condizioni da seguire quando avviano una campagna promozionale di un prodotto alimentare sulla base di un claim salutistico autorizzato. Le linee guida dovrebbero essere individuate a livello comunitario per poter garantire una uniforme applicazione della disciplina fra gli Stati membri e la certezza delle regole per le imprese che operano nel mercato comune.