Lehman Brothers, o più precisamente il curatore fallimentare della società simbolo della crisi finanziaria del 2008, ha citato senza troppi fronzoli un’unità di Citigroup per un ammontare complessivo di 1,3 miliardi di dollari: il motivo per una decisione di questo tipo è semplice, in effetti la banca statunitense rappresenta uno dei principali creditori della holding. La somma richiesta comprende denaro cash e altri assets, così come è stato specificato dal trustee; in particolare, quest’ultimo ha espressamente richiesto di giudicare Citibank per la violazione della legge fallimentare che vige negli Stati Uniti, evento che si è verificato esattamente il 19 settembre del 2008, quando venne raccolto un miliardo di dollari in depositi. Tra l’altro, Lehman Brothers ha beneficiato in passato di una vera e propria estensione del credito da parte dell’azienda newyorkese, una soluzione volta a contrastare il panico che si era creato agli albori della crisi: il denaro richiesto ora è stato invece usato per coprire in parte delle perdite.