Dopo lo scossone provocato dal cicolone Lehman Brothers, i mertcati finanziari e i titoli legati al comparto assicurativo bancario sono tornati sotto fortissima pressione, dopo un recupero, iniziato a fine Luglio e proseguito in maniera piu o meno univoca fino a qualche giorno fa. La bufera che ha colpito il colosso bancario americano, che ha perso in tre sedute più dell’80%, ha fatto schizzare alle stelle il costo dei credit default swap (Cds), i derivati che coprono gli investitori dal rischio di fallimento degli emittenti. Sulla scadenza a 5 anni, il costo per assicurarsi contro l’insolvenza di Lehman Brothers è pari a 577 punti base. Ciò significa che un investitore in possesso di 10 milioni di dollari di bonds targati Lehman Brothers deve spenderne 577mila all’anno per evitare di perdere tutto il capitale.
Guardando altre banche Usa abbiamo una fotografia del rischio attribuito dal mercato a ciascun istituto emittente: Merrill Lynch sulla stessa scadenza ha uno spread di 330 punti base, Morgan Stanley di 220 punti base, Goldman Sachs di 175 punti base, JP Morgan di 126 punti base.
Se consideriamo il costo dei Cds come approssimazione teorica della probabilità di fallimento, in questo piccolo gruppo la banca che fa dormire sonni più agitati è Merrill Lynch, che comunque avrebbe una “probabilità” di fallire pari alla metà di quella di Lehman Brothers. La banca più “sicura” è JP Morgan con una probabilità pari a un quarto di quella di Lehman Brothers. Tutto questo chiaramente non può provocare scossoni anche a livello europeo. Analizzando però questo sistema di valutazione del rischio si scopre, ma questo non credo possa stupire nessuno a Piazza Affari la società finanziaria “più rischiosa” è Banca Italease, con un costo dei CdS di 416 punti base.
A livelli molto più fisiologici troviamo Unicredit con 72 punti base e Intesa Sanpaolo con 60 punti base, due colossi che confermano le loro caratteristiche di solidità e che dopo i recenti scossoni hanno superato in capitalizzazione i colossi bancari Usa. La banca guidata da Corrado Passera viene addirittura considerata, in base a questa semplice analisi, la banca più sicura d’Europa.