L’attesa per una decisione della Banca Centrale Europea in merito ai tassi di interesse di riferimento è terminata: l’istituto di Francoforte ha deciso infatti di rialzare di un quarto di punto percentuale il valore in questione, una scelta che in molti si aspettavano, ma che in realtà scrive una nuova pagina importante della storia economica recente dell’Unione Europea. I tassi all’1,25% non venivano registrati addirittura dal luglio del 2008, ancor prima dello scoppio ufficiale della crisi economica, mentre stavolta l’incremento è stato giustificato con l’ennesima richiesta di sostegno finanziario da parte di uno stato dell’eurozona, nello specifico il Portogallo. Secondo il Codacons, questa decisione si può riflettere immediatamente sui consumatori del nostro paese, i quali saranno costretti a subire una stangata di ben 204 euro in relazione ai mutui a tasso variabile, anche perché i tassi sui depositi e i tassi marginali sono stati ritoccati verso l’alto.