Anche a causa della bassa crescita, il nostro Paese rischia di dover pianificare ogni anno una manovra finanziaria pari all’incirca a ben 40 miliardi di euro per rispettare quello che sarà il nuovo Patto di Stabilità e Crescita. A rilevarlo è la Cgil che, di conseguenza, parla di una megamanovra che lo Stato italiano sarà costretto ad attuare, anno su anno, per poter restare in Europa. Questo perché il Consiglio Europeo è in procinto di approvare, a valere sulla tenuta dei conti pubblici, un nuovo criterio vincolante per cui non basterà mantenere solo la soglia del deficit sul Pil al di sotto del livello del 3%. E per il breve termine, invece, contrariamente alle rassicurazioni del Ministro all’Economia, secondo il più grande Sindacato italiano sui conti pubblici è in arrivo una manovra correttiva.