Dopo la caduta del Pil nel 2009, il prodotto interno lordo italiano è cresciuto ma non troppo nel 2010, e la stessa tendenza è attesa per il corrente anno; pur tuttavia, cosa di certo molto importante, l’Italia continua a mantenere la barra dritta per quel che riguarda i conti pubblici, con il vantaggio non indifferente che il nostro Paese resta per fortuna fuori dalla speculazione internazionale sui debiti sovrani. Non a caso l’Ocse, nel suo ultimissimo Rapporto, ha promosso i conti pubblici italiani e nello stesso tempo ha invitato il nostro Paese a proseguire sulla linea del rigore intervenendo sia con le riforme strutturali, sia con le liberalizzazioni accompagnate da azioni finalizzate al contenimento, allo stesso modo strutturale, della spesa pubblica nel medio e nel lungo periodo.