Molti elementi fondamentali vengono dai dati dei bilanci aziendali (ricordiamo che il bilancio è composto da stato patrimoniale, che indica crediti e debiti dell’azienda oltre al suo patrimonio, dal conto economico che indica costi, ricavi e utile d’esercizio ed infine la nota integrativa). É molto importante paragonare i dati del bilancio di un’azienda con quelli degli anni precedenti e delle altre società operanti nello stesso settore per capire se una situazione positiva o negativa si protrae o meno nel tempo o è solo una situazione temporanea e raffrontare le posizioni delle varie aziende per poter effettuare la migliore scelta. Tagli indici non sono altro che rapporti ossia semplici divisioni tra due dati di bilancio. Ecco gli indici più importanti:
Yield: il rapporto tra il dividendo e il prezzo dell’azione. Dà una misura della redditività dell’investimento azionario, ovvero: l’azionista ha investito 10 euro? Questi 10 euro che percentuale di guadagno hanno dato? E’ significativo il confronto con lo yield delle aziende concorrenti.
P/BV (price/book value ossia prezzo/valore contabile): il rapporto tra il prezzo di Borsa dell’azienda e il patrimonio netto. Normalmente è maggiore di 1, perché la valutazione di un’azienda dipende dalla sua capacità di generare utili ed è maggiore della “somma delle parti” che risulta dal mero “valore contabile”. il Price/Book, è utile per capire se un titolo è sottovalutato o sopravvalutato rispetto al valore del patrimonio a seconda che il valore del rapporto risulti inferiore o superiore ad 1.
P/E (price/earning ossia prezzo/utile): il rapporto tra il prezzo di Borsa dell’azione e l’utile netto per azione. Con il rapporto Price/Earning la faccenda diventa leggermente più complessa rispetto al P/BV. Da questo semplice schema, appare evidente come il Price/Earning valuti la redditività e come la convenienza di un titolo cresca al diminuire del P/E. Infatti è più conveniente acquistare un titolo il cui prezzo di Borsa sia solo 10 volte gli utili e non 30!
Il Price/Earnings funziona a questo modo:
con un P/E = 10, il titolo quota 10 volte gli utili, vale a dire che l’utile per azione EPS =10,00% del prezzo;
con un P/E = 15, il titolo quota 15 volte gli utili, vale a dire che l’utile per azione = 6,6% del prezzo;
con un P/E = 20, il titolo quota 20 volte gli utili, vale a dire che l’utile per azione = 5,00% del prezzo;
con un P/E = 25, il titolo quota 25 volte gli utili, vale a dire che l’utile per azione = 4,00% del prezzo;
con un P/E = 30, il titolo quota 30 volte gli utili, vale a dire che l’utile per azione = 3,33% del prezzo.
con un P/E = 10, il titolo quota 10 volte gli utili, vale a dire che l’utile per azione EPS =10,00% del prezzo;
con un P/E = 15, il titolo quota 15 volte gli utili, vale a dire che l’utile per azione = 6,6% del prezzo;
con un P/E = 20, il titolo quota 20 volte gli utili, vale a dire che l’utile per azione = 5,00% del prezzo;
con un P/E = 25, il titolo quota 25 volte gli utili, vale a dire che l’utile per azione = 4,00% del prezzo;
con un P/E = 30, il titolo quota 30 volte gli utili, vale a dire che l’utile per azione = 3,33% del prezzo.