L’emblema delle ultime contrattazioni presso il Tokyo Stock Exchange, la borsa giapponese, è stato sicuramente l’indice Nikkei: quest’ultimo, infatti, ha ceduto oltre 34 punti, attestandosi a quota 9.443,04, ma neanche il Topix è stato da meno, anche se è comunque riuscito a limitare le proprie perdite. La brusca frenata in questione è stata provocata soprattutto dalla debolezza dei titoli tecnologici, influenzati a loro volta dalle quotazioni americane.
I due esempi più eclatanti sono stati quelli di Toshiba, la quale ha perso il 2,77%, e Sony, protagonista di un declino di 1,89 punti percentuali e alle prese con alcuni casi di attacchi di hacker. Il comparto automobilistico ha invece destato maggiore ottimismo, con Toyota (+2,77%), Honda (+1,32%) e Nissan (+1,53%) sugli scudi. Tra l’altro, bisogna anche sottolineare come il deficit del Giappone sia attualmente pari a 463,7 miliardi di yen, non certo incoraggiante ma pur sempre lontano dalle previsioni degli analisti.