Era dall’inizio del 2009 che il Giappone non viveva una situazione inflazionistica simile a quella attuale: da allora sono passati ben ventotto mesi e ora la nazione nipponica è alla prese con una crescita incontrollata dei prezzi al consumo, provocata soprattutto dal rialzo dei costi globali di energia e cibo. Si tratta, come appare evidente, di una chiara conseguenza del terremoto e dello tsunami che hanno devastato il paese a marzo, non a caso questi dati si riferiscono allo scorso mese di aprile.
Nel dettaglio, se si esclude il cibo fresco, i prezzi sono aumentati di 0,6 punti percentuali rispetto a un anno prima, anche se il ministro delle Politiche Economiche e Fiscali, Karou Yosano, ha precisato che queste stime non tengono conto del fatto che l’inflazione sarà sostenuta a breve. I rincari del greggio, inoltre, hanno influito enormemente; l’intera Asia, dalla Thailandia alla Cina, si sta indebitando, mentre Bank of Japan tenta ancora di attuare nuove misure di stimolo economico.