Tra le Blue-Chips storiche sulle quali i risparmiatori orientano i propri capitali rientra sicuramente Eni che grazie ad una solidità aziendale superiore ed ai dividendi interessanti attira a sè l’attenzione di chi deve scegliere la divisione del proprio portafoglio.
Il periodo di crisi compreso tra metà del 2008 e la fine del 2009 ha ridimensionato il valore delle Azioni come è successo su tutto il listino italiano, ma l’attenzione ora si sposta sul periodo seguente che avrebbe dovuto corrispondere ad una ripresa (anche solo tecnica) del valore di Eni; la forza dimostrata all’inizio della ripresa svanisce in un laterale ad ampio range che arriva a stringersi intorno al prezzo fino ad oggi definendo come estremi i due livelli statici rispettivamente a 17 e 14 Euro.
Siamo ormai prossimi ad una svolta direzionale secondo i segnali del grafico giornaliero, anche se non sono ancora definiti i target (e quindi l’entità) del movimento atteso.
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