Oscillatori: La media mobile semplice

 L’analista tecnico dispone di una serie di strumenti, alcuni permettono di determinare lo stato attuale del mercato, altri invece aiutano a formulare previsioni.

Gli oscillatori classici si basano sulle serie di prezzi (o di volumi) storiche, sono quindi di aiuto per determinare lo stato attuale di un Mercato. Quali informazioni si possono rilevare? Prima di tutto se è in corso una tendenza o meno (se siamo in un trend rialzista, in un trend ribassista, oppure in una fase laterale). Successivamente, possiamo identificare mediante alcuni oscillatori (che conosceremo in seguito) le zone di ipervenduto e ipercomprato. Ancora, si può studiare la forza del Mercato.

Introduciamo ora l’oscillatore più utilizzato in assoluto: la media mobile.
Nello specifico esistono diversi tipi di medie (semplice, ponderata, esponenziale ed altri ancora).
La più utilizzata, chiamata “media mobile semplice”, viene spiegata di seguito:

Per definizione, si tratta di una media di un certo numero di dati (solitamente vengono utilizzati i prezzi di chiusura, ma risultano interessanti anche studi su serie di aperture, massimi o minimi).

Data una serie di prezzi, a qualsiasi time frame, la formula della media mobile è:

SMA=(C1+C2+C3+…+Cn)/n

Dove:
SMA= Simple Moving Average (Media Mobile Semplice)
C= prezzo di chiusura
n= numero di dati della serie (chiamato “periodo”)

Qualsiasi piattaforma di trading on-line dispone di questo oscillatore, si possono subito eseguire delle prove per rendersi conto che piùnè alto e meno la media mobile è reattiva alla serie di prezzi.

Nell’immagine sono riportati esempi di media mobile semplice su chiusure a 200 periodi e a 55 periodi su un grafico daily dell’indice DAX.

La media più veloce (quella con meno periodi, in questo caso 55) come si nota è più reattiva ai movimenti di prezzo, al contrario di quella più lenta (a 200 periodi).

Mediante l’uso di questo semplicissimo strumento si può ad esempio eliminare il rumore di mercato (i rapidi e insignificanti cambi di tendenza minore) senza perdere di vista la tendenza principale (indicata dall’inclinazione della media).

Lo studio e l’applicazione di questo oscillatore rimane comunque molto soggettiva, ognuno la includerà nelle proprie analisi e ne ricaverà le informazioni in base alla personale esperienza.

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