Anche i titoli obbligazionari portoghesi possono essere considerati “spazzatura”: la sorte lusitana è la medesima toccata alla Grecia e l’ultimo brutto colpo è giunto dall’agenzia di rating Moody’s, la quale ha provveduto a declassare la valutazione sul debito di Lisbona da Baa1 a Ba2 (ben tre gradini, con l’affidabilità dell’investimento che è passata da discreta a sufficiente), mentre l’outlook è rimasto sostanzialmente negativo.
Questo vuol dire che il nuovo esecutivo, ormai in carica da pochissimi mesi, dovrà forse ricorrere a nuovi aiuti economici, con i creditori privati che potrebbero puntare al ruolo di “attori protagonisti”. Al Portogallo viene richiesto di risanare i propri conti pubblici, ma la fiducia che viene nutrita a livello continentale, ma non solo, non è altissima. Gli obiettivi da raggiungere sono soprattutto di natura fiscale e il fatto che i bond siano ora considerati “junk” la dice lunga sulle probabilità di successo; tra l’altro, non sono esclusi ulteriori declassamenti di rating nel breve termine.
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