Annunciato un nuovo centro di ricerca sul tessile, frutto di un accordo tra la Regione Toscana e la Cina, che prossimamente vedrà la luce a Prato. E’ stata firmata, infatti, nei giorni scorsi un’intesa tra la Regione Toscana e il ministro delle Scienza e Tecnologia del Paese leader mondiale per investimenti nella ricerca. Naturalmente, si tratta di un passo importante al quale, però, dovranno seguire altre iniziative, prima tra tutte quella di elaborare un progetto per poi verificare i punti di contatto tra le due istituzioni interessate.
“Opporsi mi sembra una sciocchezza, visto che il governo cinese è disponibile a fare investimenti sulla ricerca in Toscana, che ha i soldi, tanti, e anche uno sviluppo tecnologico avanzatissimo”, ha dichiarato a questo proposito il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. Si è detto favorevole al polo di ricerca anche il primo cittadino di Prato Roberto Cenni, preoccupato di salvaguardare risultati positivi per il territorio. Il presidente Enrico Rossi, proprio su questo aspetto, ha voluto precisare che
Le condizioni poste dal sindaco Cenni per una ricaduta sul territorio delle produzioni legate al centro di ricerca mi sembrano legittime e serie. Tutto è possibile, abbiamo aperto una discussione, una trattativa, chi sa e chi può si metta ad un tavolo e dia il proprio contributo. Del resto, siamo andati a fare investimenti in Cina e la tecnologia gliela abbiamo portata, affittiamo ai cinesi i capannoni, apriamo anche centri commerciali nel pratese dove i cinesi vendono le loro merci. E non gli concediamo di collaborare sulla ricerca? La Regione continua a insistere con questa proposta. Ed è venuto il momento di lavorare concretamente e seriamente a un progetto che non ha forse un valore risolutivo, ma è importante. A novembre verrà in Toscana il vice ministro della Scienza e Tecnologia, per quella data bisogna avere già pronta una bozza di statuto e regolamento.
Il presidente Rossi ha voluto anche sottolineare che da parte sua c’è tutta la volontà di collaborare con gli enti locali per porre le condizioni che consentano di superare quanto prima la crisi del distretto.