La Germania e il Giappone sono le due nazioni protagoniste delle ennesime trattative tra colossi automobilistici: il riferimento in questo caso va alla teutonica Volkswagen e alla nipponica Suzuki, le quali potrebbero dar vita a un’alleanza strategica per il settore in questione. La compagnia di Hamamatsu ha smentito qualsiasi tipo di contatto e discussione tra le parti, ma le indiscrezioni sono davvero numerose. Tutto è cominciato cinque mesi fa, quando il gruppo di Wolfsburg aveva messo in evidenza un fattore particolare nel proprio rapporto, precisando di voler influenzare le decisioni di politica operativa e finanziaria dei giapponesi, descrivendo la stessa Suzuki come una “consociata”.
L’intento è quello di combinare in maniera opportuna la posizione di leadership della società asiatica in India e le capacità globali di Volkswagen, terza maggior casa automobilistica a livello internazionale. Il precedente accordo tra le due risale alla fine del 2009, quando i tedeschi si assicurarono una partecipazione del 20%, ma a distanza di quasi due anni non è stato ancora avviato nessun tipo di progetto. Le previsioni della “vettura del popolo” sono incoraggianti, dato che si parla di una crescita delle spedizioni di ben cinque punti percentuali nel corso di quest’anno, dopo che nel 2010 sono state vendute oltre sette milioni di vetture: in tale maniera, il sorpasso ai danni di Toyota e General Motors diventerebbe una realtà indiscutibile nel 2018.
L’India, poi, economia emergente e in grande crescita, viene vista come il mercato ideale per potenziare le vendite. Suzuki, invece, è riuscita a vendere 2,64 milioni di vetture nell’ultimo anno fiscale e quasi la metà di esse è stata piazzata nella nazione asiatica. Tra l’altro, i benefici sono evidenti anche a livello borsistico: il titolo Volkswagen ha guadagnato ben il 64% da quando la partnership è stata annunciata, con una valutazione complessiva superiore ai 46 miliardi di euro, un importo destinato a crescere ulteriormente.
4 commenti su “Volkswagen-Suzuki, i motivi di un’alleanza”