Non c’è soltanto la posizione della Grecia da valutare con la massima attenzione all’interno dell’Unione Europea: ci si sta infatti dimenticando anche della piccola Cipro, alle prese con una situazione finanziaria critica e un declassamento dopo l’altro per quel che concerne i propri rating creditizi. Ma qualcosa si sta smuovendo anche da questo punto di vista. In particolare, il ministro delle Finanze russe Alexei Kudrin ha fatto sapere proprio nel corso della giornata di ieri che il governo di Mosca è in trattative con quello di Nicosia per fornire un adeguato prestito in tempi brevi. Tra l’altro, lo stesso Kudrin non ha confermato e nemmeno smentito che l’isola del Mediterraneo abbia richiesto una somma superiore ai 2,5 miliardi di euro in relazione ai prossimi cinque anni, una indiscrezione che è comparsa in più di un giornale cipriota nei giorni scorsi.
C’è comunque da precisare che lo scenario in questione non viene avvertito e vissuto nella stessa maniera drammatica che sta riguardando Atene, anzi sono in molti a voler fare dei distinguo. Il ministro russo, intervenuto presso un meeting al Leontief Centre, ha addirittura spiegato che le condizioni economiche e finanziarie di Cipro possono essere considerate in ordine. Ma non c’è bisogno di rassicurare in questa maniera: in effetti, è lo stesso governo della repubblica presidenziale che ha confermato i contatti con la Russia e con altre nazioni, al fine di vedere assicurato un sostanzioso aiuto e per poter contare su una opzione finanziaria maggiormente vantaggiosa rispetto ai prestiti dei mercati internazionali.
I negoziati proseguono in modo serrato, ma con questo velo che vuole nascondere chissà quale mistero; in realtà, non si conoscono con precisione i dettagli sulle dimensioni del prestito, ma appare scontato che ve ne sarà uno. I ripetuti declassamenti menzionati in precedenza hanno provocato una crescita dell’indebitamento netto, senza dimenticare l’esposizione ai rischi della vicina Grecia.