Le preoccupazioni erano già diventate altissime, l’agenzia di rating Moody’s sarebbe pronta a declassare i tre principali colossi bancari di Francia, Bnp Paribas, Société Générale e Crédit Agricole: ci ha quindi pensato una esponente del governo transalpino a rassicurare sulla situazione a cui stiamo facendo riferimento e il compito non poteva che spettare al ministero del Budget. La titolare del dicastero, Valerie Pecresse, ha infatti voluto sottolineare che la situazione non è così drammatica come viene dipinta nel corso di un’intervista all’emittente televisiva Canal Plus. Secondo l’opinione del ministro, infatti, il credito francese rimane ancora solido, quindi bisogna continuare a nutrire fiducia nei suoi confronti, nonostante i titoli azionari stiano declinando ormai da diversi mesi.
Dunque, con queste convinzioni non c’è nemmeno bisogno di discutere di una nazionalizzazione futura. Pecresse, la quale ha assunto i compiti relativi al budget finanziario, ai conti pubblici e alla riforma dello Stato da appena tre mesi e che ricopre anche l’incarico di portavoce del governo di Parigi, ha ricordato che le lezioni della crisi finanziaria e del fallimento di Lehman Brothers del 2008 sono state ben assorbite, mentre la nuova crisi che sta emergendo in questi giorni può essere ricollegata alle questioni dei debiti sovrani. Inoltre, è stato aggiunto che il potenziale fallimento della Grecia e tutte le congetture ad esso collegate sono irrazionali: il ministro ha specificato che ogni sforzo che verrà profuso sarà volto a rendere l’eurozona più solida e unita, ma intanto la situazione rimane critica.
D’altronde, questo declassamento riguarda da vicino anche l’Italia: in effetti, non bisogna dimenticare che due delle banche in questione, Bnp Paribas e Crédit Agricole, controllano di fatto altri due istituti del nostro paese, rispettivamente la Banca Nazionale del Lavoro e Cariparma, quindi bisogna osservare l’evolversi dei fatti con attenzione e cercare la soluzione più adatta in tempi rapidi, così da evitare problemi ben più gravi.
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