Si può parlare con una certa ragionevolezza di un giovedì positivo per l’indice statunitense Dow Jones Industrial Average: le ultime contrattazioni, infatti, hanno fatto registrare dei guadagni piuttosto interessanti, soprattutto dopo che sono giunte delle notizie incoraggianti per quel che concerne l’eurozona e l’azione concordata delle varie banche centrali. Nel dettaglio, l’indice in questione ha subito un rialzo di 1,66 punti percentuali, attestandosi a quota 11.433,18 punti complessivi. Anche gli altri riferimenti a stelle e strisce si sono comportati egregiamente, comunque, come ad esempio il Nasdaq, protagonista di un importante +1,34%. In pratica, si sta assistendo a un vero e proprio rally, dato che gli indici sono in rialzo da quattro giorni consecutivi e di questi tempi è davvero oro colato.
Gli effetti del Vecchio Continente sono stati dunque benefici, in particolare il fatto di conoscere che i cinque principali istituti di credito comunitari sono riusciti a gestire le operazioni finanziarie volte a contrastare la crisi del debito è stato determinante, se non altro nell’essere maggiormente convinti che il default della Grecia si sta allontanando e che il contagio può essere evitato. Gli analisti sono stati concordi nel valutare queste notizie, spiegando come l’intervento creditizio in questione rappresenti una novità piacevole rispetto a quanto fatto finora. La novità in questione viene ritenuta piacevole e promettente, se non altro per il fatto che i bilanci delle banche europee non saranno coinvolti da catastrofi monetarie; inoltre, sta crescendo la convinzione in merito all’euro come moneta vitale e da preservare per il sistema economico internazionale.
In pratica, l’Unione Europea, il Fondo Monetario Internazionale e le nazioni maggiormente industrializzate dovranno dimostrare che la disintegrazione della Grecia è irreale e che la valuta europea merita una posizione di rilievo nel mercato. In conclusione, c’è da notare come i dati relativi alla disoccupazione americana e quelli sulla contrazione del comparto manifatturiero non hanno intaccato i guadagni azionari.