Open nella media per Piazza Affari in questo 21 Settembre; la perdita attuale di poco superiore al mezzo punto percentuale è quasi una ventata d’aria fresca confronto ai ribassi a cui ci siamo abituati. Considerando anche la scure di Moody’s su Fiat, oltre che le notizie in zona Euro ancora una volta contrastanti e poco orientate alla ripresa, si può dire che fin’ora Piazza Affari tiene.
La negatività è quindi da inserire in un contesto più grande per accorgersi che la situazione è positiva e resterà tale fino a che non verrà perso in close daily il supporto psicologico dei 14000 punti. A sostegno del listino delle blue-chips troviamo Ansaldo in testa con un guadagno prossimo al 5%. A seguire Impregilo con il 2% di guadagno e subito dopo Terna che chiude il podio con 1.53% di guadagno a 2.66 euro per azione.
Più interessante il lato rosso, dove al terz’ultimo posto c’è Unipol (che ormai sembra una causa persa per gli azionisti al pari di Telecom e Tiscali) che cede il 3.02%, Ubi Banca (-3.03%) e finalmente troviamo Fiat che cede il 3.76%.
Proprio Fiat è la sorpresa di oggi; il rating di Moody’s sulla casa torinese viene abbassato da Ba1 a Ba2 con outlook negativo e l’agenzia specifica che la decisione è la conseguenza di un processo di rivalutazione iniziato lo scorso 26 Aprile dopo l’unione con Chrysler. La spiegazione arriva direttamente dal capo analista per Fiat Falk Frey:
La decisione di oggi riflette l’aspettativa di Moody’s sul merito di credito per Fiat e Chrysler che col tempo si allineeranno quando la strategia e le operazioni dei due gruppi diventeranno gradualmente più interconnesse
Non si esclude comunque un rimbalzo per Fiat; le aspettative grafiche rimangono positive nonostante l’attacco delle agenzie di rating che, ricordiamo, spesso e volentieri sbagliano sia in un senso che nell’altro quando diffondono le loro valutazioni.
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