Nel secondo trimestre di questo 2011, i costi della manodopera nell’area Ocse sono aumentati dello 0,6%, per il terzo periodo consecutivo. Aumenti più marcati nella zona degli Stati Uniti, con un +0,8% mentre in Italia si è arrivati ad un +0,6%. Il Giappone resta quasi paro, con un solo +0,1% con un precedente +1,1%. L’aumento del costo della manodopera, spiega l’Ocse, è stato causato da una diminuzione della produttiva, contro un aumento della remunerazione del lavoro per unità di manodopera.
L’unica percentuale in discesa si segnala in Slovenia, dove il costo della manodopera e sceso con un -0,1%. Se andiamo a monitorare la zona fuori dall’Europa, l’Australia segna un +0,4%, mentre il Canada uno +0,8%. Nella zona Euro, un’altra nazione che ha visto aumentare il proprio costo della manodopera è stata la Finlandia con un +0,9% e la Germania con un +1,4% rispetto al trimestre precedente. Attualmente, non sono ancora disponibili i dati relativi alla Francia ed alla Grecia.
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