Le ultime notizie in merito a Enel Green Power e al suo dividendo risalgono ad appena una settimana fa: il target price della compagnia è stato infatti ridotto da Société Générale (nel dettaglio da 2,1 a 2 euro), come conseguenza principale della futura introduzione della cosiddetta Tobin Tax. In effetti, questo specifico tributo va a colpire gli utili delle società attive in campo energetico e petrolifero, anche se, secondo il parere di gran parte degli analisti, l’impatto non sarà tale da influire sul rating del relativo titolo azionario. La storia del dividendo è presto detta e si riferisce ovviamente ai dati che sono stati conseguiti nel corso del 2010. In particolare, la crescita dei ricavi (quasi venti punti percentuali rispetto a un anno prima) e del risultato netto (+8,1% con la quota che si è attestata attorno ai 452 milioni di euro), oltre alla diminuzione dell’indebitamento, hanno consentito alla spa dell’omonimo gruppo energetico di proporre un dividendo pari a 2,72 centesimi di euro per ogni singolo titolo azionario.
Inoltre, non bisogna dimenticare che il monte complessivo in questo caso è stato pari a 136 milioni di euro. Lo stacco della cedola è avvenuto lo scorso 23 maggio, mentre tre giorni dopo si è provveduto a pagare il dividendo stesso. Che cosa è successo nel frattempo? Il livello minimo delle quotazioni azionarie è stato registrato ad agosto ed è quindi un evento piuttosto recente; successivamente, il titolo ha subito un importante rimbalzo, tanto che perfino i principali indicatori economici, come ad esempio l’Rsi (Relative Strenght Index) e il Macd (Movinga Average Convergence Divergence), lo hanno ampiamente confermato.
Il livello attuale si aggira attorno agli 1,8 euro, ma non escluso che entro la fine dell’anno si possa superare la soglia psicologica dei due euro, a patto però che non vi sia uno storno; tra l’altro, bisogna anche sottolineare l’incremento dei volumi, ben oltre la media.
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