L’andamento delle commodities principali è più o meno sempre orientato nella stessa direzione anche se l’entità dei movimenti cambia notevolmente, tanto che vengono a disegnarsi divergenze evidenti sugli swing di massimo e minimo.
La corrispondenza temporale è però rispettata e l’analisi grafica delinea i livelli di interesse per il prossimo futuro; il future sul Corn ha disegnato un massimo inferiore a quello di Giugno scorso prima di scendere sotto a quota 650 punti. Nell’immediato proprio questa statica diventa resistenza da superare in close daily per innescare il recupero verso il top di Agosto, mentre la perdita di 600 invertirà le aspettative allineando il prezzo del Corn agli altri 2 futures.
Aumenta invece il range di escursione del Soybean che da un top superiore a 1450 disegnato a fine Agosto scende sotto al bottom precedente sfiorando nell’ultima giornata quota 1250, supporto statico di estrema importanza.
Il recupero di 1300 avrà lo stesso effetto del recupero di 650 sul Corn anche se le aspettative di rialzo sono più limitate su questo mercato.
Buone le aspettative invece sul Wheat; a dispetto delle apparenze che vedono il futures disegnare swing di massimo e minimo decrescenti con ampio range di escursione, il prezzo avrà un rialzo enorme se supererà i punti di resistenza poco superiori ai livelli attuali. Il superamento di 650 sarebbe l’inizio della corsa che troverà il prossimo ostacolo a quota 700 e poi 800. Tutti livelli psicologici che se superati non faranno tornare indietro il Wheat per un periodo molto lungo continuando il rally iniziato sul bottom di Giugno dell’anno scorso, quando si parlò di bolla speculativa dopo il rialzo superiore all’80% disegnato in pochi mesi.
Tra tutte le commodities che seguiamo di solito l’ultima è sicuramente la più speculativa; mentre sul Corn e sul Soybean difficilmente assisteremo a bolle speculative o crolli direzionali, sull’ultimo la partita è ancora aperta e sembra ancora alto l’interesse degli hedge found e delle istituzioni.
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