Anche se dopo il taglio di rating per l’Italia ed il tardivo taglio sul debito USA le agenzie di rating hanno perso molta credibilità la loro influenza è ancora forte e molte decisioni operative degli investitori retail dipendono ancora dai giudizi delle agenzie.
Se lo spread BTP-Bund sale veloce quando il mercato è in crisi e scende lentamente anche quando gli indici recuperano e la situazione tenta di stabilizzarsi è anche colpa del rating USA che ha allontanato gli investitori mettendo tutti sull’attenti. L’effetto del periodo complessivamente negativo si estende anche ai CTZ che nell’asta di oggi sfiorano un rendimento del 4.511% andando vicino ai massimi del 2008 (come è successo ai Bot) confermando il rischio massimo di questo periodo altamente volatile.
Nella giornata di ieri la scure di S&P ha fatto ombra nuovamente sull’Italia; dopo i due tagli del 19 e del 21 Settembre ieri è toccato ad 11 enti locali Italiani che hanno visto il rating ridotto da A+ ad A con outlook negativo.
Nello specifico le città interessate sono state Bologna, Genova, Milano, le provincie di Mantova e Roma e le regioni Sicilia, Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Marche ed Umbria.
Una notizia positiva (o meglio, “neutra”) arriva oggi da Fitch sulle compagnie assicurative italiane; l’agenzia ha confermato l’outlook stabile delle compagnie ribadendo la positività dei fondamentali. Nonostante per il 2011 ed il 2012 si prevede un calo delle vendite di polizze, la riduzione dei sinistri ed il miglioramento dei prezzi contribuiscono a mantenere alta la redditività del settore e l’unico punto a sfavore delle assicurazioni è l’esposizione al 30% sul debito sovrano italiano che, oltre alla mancanza di attività all’estero, lega strettamente le aspettative future di entrambe.
Negli ultimi anni c’è da dire però che le assicurazioni sono sempre più inserite sul mercato dei prodotti finanziari e questo è un settore (come abbiamo visto nella crisi del 2008) che se non gestito correttamente ed in modo trasparente porta inevitabilmente alla disfatta.
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