La reazione di Piazza Affari è tutto l’opposto di quello che ci si poteva aspettare; dopo i tagli di rating del debito italiano, della Cassa Depositi e Prestiti e degli enti locali, ci si aspettava un tracollo verticale guidato dal panico e dalle vendite sulla scia della negatività che ha accompagnato i listini durante Agosto 2011.
Quella che invece il mercato italiano è andato a chiudere è un’ottima ottava di guadagni che complessivamente si riassumono nella performance del FTSE-Mib pari a 4.46% negli ultimi 5 giorni, con una candela long white che segue la precedente verde sul grafico settimanale.
L’indice di riferimento italiano si porta al di sopra dei massimi della precedente settimana violando al rialzo il range di compressione tra 13100 punti e 15000 punti anche se non si può ancora definire up-trend. In sostanza è stata l’Europa a guidarci fuori dal range di compressione mentre il nostro mercato ha ben pochi meriti; la fortuna ancora una volta è quella di essere inseriti in un contesto Europeo globalizzato che costringe i settori a rispettare le aspettative generali e non dei singoli stati. Non che il bancario si stia riprendendo visto che in sostanza ha guidato il rialzo fino al downgrade di Venerdì scorso nell’Inghilterra, ma il rimbalzo tecnico riporta positività nel breve periodo e getta le basi per un pattern rialzista che controlleremo da qui a Natale.
Il ritracciamento atteso nei primi giorni della prossima settimana potrebbe dare il via alla fase di “sell-off” sul panico da rating, ma il supporto chiave è sotto a 15000 punti e precisamente a 14750; questa è la soglia critica di rischio da controllare, sotto la quale il sell-off di agosto potrebbe proseguire e rinviare ogni possibilità di rialzo a Dicembre con il consueto “appuntamento” del rally Natalizio, che non è nulla di garantito ma spesso e volentieri riserva buone sorprese a chi acquista nel periodo immediatamente precedente.
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