Lo ha detto Nouriel Roubini in un discorso ad Helsinki, il professore della New York University ha dato un’importanza ancora maggiore alla situazione di crisi che afflige le due nazioni europee, sottolineando che i mercati dei titoli di Stato nei due paesi sono ”illiquidi” con pochi volumi scambiati, che per evitare il crac i Paesi hanno bisogno di una soluzione shock in futuro. Un’affermazione dura, ma che forse non si discosta troppo dalla realtà. Nel frattempo il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato al Re di Spagna Juan Carlos I il seguente messaggio al quale, in occasione della Festa nazionale, ha voluto esprimere, a nome suo e del popolo italiano, i piu’ fervidi voti augurali.
La vicinanza tra i nostri paesi – scrive nella lettera Napolitano – e’ antica e viva sotto tutti i profili. Un fitto intreccio di vincoli storici e geografici ha forgiato intense relazioni bilaterali sul piano politico, economico e culturale. La sintesi delle nostre identita’, europee e mediterranee, alimenta dinamiche relazioni fra le nostre societa’ civili. L’amicizia tra Italia e Spagna si riflette in una speciale sintonia nelle principali questioni internazionali e nella comune vocazione a promuovere una piu’ salda integrazione del continente europeo con lo sguardo rivolto anche al progresso economico e sociale della regione mediterranea. Sono certo – continua il Capo dello Stato – che continueremo ad adoperarci in stretto coordinamento per il raggiungimento di questi condivisi obiettivi, collaborando sia sul piano bilaterale che nel contesto dell’Unione Europea, dell’Alleanza Atlantica e degli altri fori multilaterali.
Un’amicizia che sembra essere solida anche in tempo di crisi, entrambe le nazioni vivono il periodo di austerità all’unisono. Italia e Spagna hanno la capacità di finanziarsi sui mercati, ha detto Klaus Regling, numero uno dell’Efsf, accomunando ancora una volta i due Paesi. Regling, infine, non ha dubbi sul fatto che il prossimo 23 ottobre il Consiglio europeo darà delle risposte ai mercati e che l’Efsf manterrà il rating tripla A.
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