Il raggiungimento della resistenza intorno a quota 16000 ha avuto l’effetto che ci si aspettava; la chiusura del gap è avvenuta dopo il recupero di quota 15250 che ora diventa il supporto da controllare in close daily mentre il mercato ritraccia lentamente andando a disegnare lo swing ribassista che misurerà l’eventuale discesa.
L’impossibilità di superare i 16000 è data probabilmente da un conteggio ciclico ribassista che costringe a prendere in considerazione seriamente l’ipotesi che non vedremo un recupero di ampio range per un certo periodo; sopra alla resistenza le previsioni invertono per un ritorno oltre 17000 in tempi brevissimi, ma fintato chè il mercato resterà sotto il target resta il minimo di questa ottava vicino a 14750 per poi scendere fino a 14000 che è l’ultima soglia critica pre-crisi al momento.
Sul listino italiano il ribasso maggiore lo accusa Ansaldo seguita a ruota da Lottomatica (rispettivamente -5.13% e -4.80%) poi, oltre a Fiat che cede il 4.11%, il protagonista è ancora il settore bancario che “vanta” una movimentazione in volumi altissima e ribassi che spingono l’indice di settore a cedere il 2.30% nella seconda parte dell’ultima seduta dell’ottava.
Nel pomeriggio sarà difficile assistere ad un recupero che possa riportare l’indice sui massimi relativi, ed in ogni caso a comandare sarà il Dow Jones; sopra a 12000 possiamo parlare di uno swing-up nel pomeriggio mentre sotto a questo livello la negatività verrà trascinata fino a Lunedì prossimo, evitando assolutamente l’overnight o coprendo le posizioni in essere proteggendole con opzioni contrarie.
Sorvegliati speciali nel pomeriggio, a Piazza Affari, sono Enel ed Eni che cedono rispettivamente lo 0.76% e l’1%. Sembra infatti che i due titoli siano pronti all’uscita direzionale che sarà in accordo (in particolar modo su Eni) con la direzione e l’intensità dei movimenti del Dow Jones. Ricordiamo inoltre che anche se Enel Green Power è distante (cede solo lo 0.25%) sul listino, i movimenti interesseranno anche questa di riflesso.
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