La crescita economica della Russia dovrebbe subire una probabile accelerazione nel corso del terzo trimestre di quest’anno: l’incremento in questione non sarebbe uno tra tanti, ma qualcosa di più importante, visto che si tratterebbe della prima volta dal 2010 che le compagnie fanno segnare una crescita dei loro investimenti e che i prestiti bancari sostengono le spese per i principali consumi. Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, c’è da dire che il prodotto interno lordo della vasta nazione europea subirà un rialzo di cinque punti percentuali rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Un ritmo di questo tipo non veniva messo a segno dal secondo trimestre del 2010. Le stime verranno rese note nel corso della giornata odierna o al massimo domani.
La Russia, maggior esportatore energetico a livello internazionale, si sta focalizzando soprattutto sui consumi interni, in modo da riuscire a bilanciare in maniera adeguata il calo della domanda estera, un rallentamento causato, in larga misura, dalla crisi del debito sovrano europeo. Tra l’altro, il premier Vladimir Putin, il quale si appresta a diventare nuovamente presidente della federazione nel 2012, punterà sicuramente su una crescita annuale compresa tra il 6 e il 7%, così da far entrare l’economia stessa nel novero delle cinque maggiori al mondo. Gli investimenti in capitale fisso sono aumenti di 8,5 punti percentuali nel corso del mese di settembre, mentre il tasso di disoccupazione è sceso come non accadeva da almeno un triennio.
Un discorso a parte, invece, lo meritano le vendite al dettaglio, con il loro sorprendente +9,2%, il maggior rialzo dal mese di ottobre del 2008. Molto interessante, infine, è ciò che raccontano i dati relativi al settore primario: il contributo agricolo a questa crescita dovrebbe essere determinante, con ben 95 milioni di tonnellate di raccolti secondo quanto rilevato dal Ministero, con un incremento di circa il 50% rispetto al medesimo periodo di un anno fa.
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