L’Isvap, l’istituto nostrano che si occupa di vigilare sul corretto operato delle assicurazioni private, ha concentrato tutte le proprie attenzioni recenti su una compagnia, Fondiaria Sai: cosa è successo esattamente? I rilievi in questione hanno riguardato, in particolare, il settore delle polizze Rc Auto, tra i più dibattuti di questo momento, visto che non hanno convinto del tutto le prese in carico e le movimentazioni del portafoglio sinistri che sono state poste in essere dalla compagnia torinese. Ma il presidente dell’Isvap stesso, Giancarlo Giannini, si è rivolto anche ad altri ambiti, dato che non bisogna dimenticare la lunga durata di questa ispezione nei confronti del gruppo assicurativo guidato da Emanuele Erbetta; le procedure sono cominciate infatti all’inizio di quest’anno e la loro conclusione è stata sancita appena due mesi fa.
La relazione trimestrale del 30 settembre è stata molto chiara in questo senso. Gli accertamenti hanno contemplato anche l’applicazione di specifici criteri per definire, valutare, liquidare e pagare i vari sinistri, per lo meno nell’operato di Fonsai. In pratica, è come se quest’ultima fosse stata messa sotto osservazione per il suo intero processo di liquidazione e non è un buon segnale, dato che stiamo parlando della principale compagnia assicurativa del nostro paese per quel che concerne il mercato Rc Auto, con un totale di premi che è stimabile in 3,4 miliardi di euro. Cosa ha esaminato e vagliato di preciso l’Isvap?
La lente ha ingrandito in maniera precisa i sinistri che sono stati generati nel corso degli ultimi anni e che sono rimasti ancora aperti nel 2010; il problema di tutto ciò è stato rappresentato dal fatto che proprio tali sinistri sono risultati piuttosto onerosi, più di quanto ci si potesse attendere, pertanto sono emersi degli accantonamenti di riserve del tutto inservibili e insufficienti. Bisogna anche sottolineare, però, che per il momento non si ha notizia di alcun tipo di sanzione pecuniaria.
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