La Telecom ha presentato il nuovo piano strategico per il prossimo trennio: è previsto un investimento di 15 miliardi di euro (di cui 11 sul mercato italiano) e l’obiettivo sarà il recupero del debito, da raggiungere tramite riduzione costi e la vendita degli asset non core. Bernabè, il nuovo ad, lo ha definito “un piano senza fuochi d’artificio” ed evidentemente erano propio i fuochi d’artificio che si aspettavano i mercati, che hanno reagito con sfiducia: il titolo infatti è sceso del 2,96% a 1,537 euro, ma è arrivato a perdere anche il 10%, ai minimi dell’ultimo decennio. La compagnia telefonica prevede ricavi stabili per il 2008, sui 30 miliardi di euro, ed una crescita tra l’1 e il 2%. Il piano “realistico” punta su una disciplina finanziaria solida e sui mercati esteri di riferimento (come Brasile, Germania ed Argentina).
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