Un provvedimento di Berlusconi che tutti gli italiani ricordano con piacere é stato quello dell’abolizione dell’ICI. Premier nuovo, norma nuova, o meglio, riciclata. L’ imposta comunale sulla prima casa, nonostante l’ opposizione già dichiarata della Cgil, ha tutte le probabilità di essere reintrodotta e incorporata nella nuova Imu, l’ imposta municipale unica prevista dal federalismo fiscale, già nel 2012. Per rinvigorire le casse dello stato oltre all’ Ici sulla prima casa da 3,5 miliardi, potrebbe essere introdotta la patrimoniale (su rendite, contanti, azioni, fondi e obbligazioni), alla quale Berlusconi ha detto più volte di non essere d’accordo.
Non solo l’ex premier non é d’accordo, secondo altri esperti del settore, la tassa patrimoniale avrebbe due effetti negativi: il primo, sottolineato da economisti come Alesina, Giavazzi e Boeri, è che la patrimoniale nuocerebbe ai consumi interni, il secondo effetto si avrebbe sull’Italia, che la nuova tassa porterebbe in recessione. D’altra parte però, con il gettito derivante da queste imposte, il premier ha come obiettivo la riduzione di altri balzelli:
Lavorerò per una riduzione delle imposte e dei contributi che gravano sul lavoro e l’ attività produttiva – ha detto Mario Monti -, finanziata da un aumento del prelievo sui consumi e sulla proprietà, sosterrebbe la crescita senza incidere sul bilancio pubblico. Occorrono rigore, equità e crescita.
Il nuovo programma di governo si propone infatti di reintrodurre l’Ici ma anche di tassare maggiormente chi ha più case, secondo la linea che chi ha di più paga, chi possiede più immobili quindi dovrà contribuire maggiormente. La rimozione di questa “anomalia tutta italiana” (abolizione dell’ICI), come l’ha definita Monti rappresenta quindi uno dei primi interventi del nuovo esecutivo, l’esenzione della prima casa dall’imposizione immobiliare introdotta nel 2007 e confermata ed estesa a tutti i titolari di un’abitazione principale da Silvio Berlusconi nel 2008 potrebbe quindi rimanere solo un (bel) ricordo. Il nuovo gettito genererebbe dai 3,5 miliardi in su.
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