Il primo ministro greco Lucas Papademos ha sottolineato che i tre partiti che sostengono il governo di unità nazionale da lui guidato dovranno fornire una garanzia scritta ai creditori internazionali del Paese. La decisione sull’arrivo o meno degli 8 mld di euro che la Troika (composta dalla Bce, Fmi, Ue) deve versare al governo greco, è attesa entro il 29 novembre quando si riuniranno i ministri delle Finanze. Il premier greco ha detto che gli Eurobond potrebbero rappresentare una soluzione ai problemi di debito della Grecia e sarebbero anche una soluzione per la crisi in cui riversa l’intera Europa.
Gli Eurobond o strumenti simili potrebbero fornire i mezzi per superare la crisi – ha detto Papademos -. L’Eurogruppo dovrebbe essere in grado di approvare, nella sua prossima riunione, l’erogazione della sesta tranche del prestito greco. Restare nell’euro è la nostra unica opzione – ha proseguito -. Questo è quello che vuole la schiacciante maggioranza dei cittadini greci. Il compito che abbiamo davanti a noi è molto molto impegnativo, é necessario che il popolo greco sostenga il suo governo di transizione perchè ci sono prospettive eccellenti per l’applicazione dell’accordo raggiunto al vertice ue del 26-27 ottobre.
Papademos ha sottolineare ancora una volta che quello da lui presieduto é un governo ad interim che ha lo scopo di preparare il terreno per il prossimo governo eletto, affinchè quest’ultimo prosegua lungo la via delle riforme e della crescita sostenibile. Alla fine di settembre di quest’anno il debito greco ha raggiunto i 360,3 miliardi, pari al 165,3 per cento del PIL. Dopo queste vicissitudini i titoli di stato greci che si stavano adeguando al taglio del 50% del nominale approvato la scorsa settimana dal vertice UE, sono tornati a scendere. Nelle Borse i titoli pubblici greci in queste ultime ore perdono mediamente il 15%. Il Primo ministro greco ha esortato i leader dei partiti che sostengono il governo a sottoscrivere l’impegno di veloce introduzione delle misure di austerità imposte al paese.
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