Il Fisco è l’ambito su cui il nuovo governo Monti sembra maggiormente disposto a intervenire. L’ultimo decreto in questione è quello che riguarda l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef): in pratica, l’acconto di questo mese è stato ridotto di diciassette punti percentuali (dal 99 all’82% per la precisione), con uno slittamento al 2012 di oltre due miliardi di euro relativi ai versamenti. La novità viene dunque incontro alle esigenze dei contribuenti coinvolti, tentando di alleggerire il loro adempimento. In pratica, il riferimento va alla seconda rata del pagamento, dato che la scadenza della prima è già stata rispettata da chi di dovere lo scorso 6 luglio. Che cosa accade, invece, a chi ha saldato il tutto in un unico acconto, senza alcuna distinzione?
Bisogna fare un po’ d’ordine in questo senso: nel primo caso si è proceduto a versare il 40% del 99% dell’imposta totale relativa allo scorso anno, mentre il termine ultimo che l’Agenzia delle Entrate ha fissato per il secondo appuntamento è davvero imminente, il prossimo 30 novembre. Questo vuol dire che non si deve più fare riferimento al 60% del 99% come prevedeva normalmente il meccanismo, ma ridurre in maniera sostanziosa gli importi. A luglio sono già stati versati oltre trentanove punti percentuali di imposta, pertanto la rata di novembre sarà pari al 42,4% (la percentuale che sommata alla precedente ci dà come totale 82).
Per beneficiare della novità ci sono varie procedure da seguire: ad esempio, nel modello F24 andrà inserito il codice tributo 4034, in modo da mettere in evidenza il diritto che si ha a questa riduzione, ma si può sfruttare anche la possibilità del credito d’imposta nel caso di un unico acconto, utilizzando il denaro per compensare altri debiti tributari. La riduzione dell’acconto si riferisce principalmente ai lavoratori dipendenti e anche ai pensionati, ora si attendono i primi effetti per questa categoria di contribuenti.
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