Il periodo delle compere natalizie inizia tradizionalmente con il Black Friday, ovvero il Venerdì successivo al Giorno del Ringraziamento che negli Stati Uniti fa’ la felicità dei commercianti; in Italia si comincia a sentire questa tradizione grazie ad Apple che ha deciso per il suo listino una serie di sconti che hanno attirato sulla Mela l’attenzione degli appassionati di tecnologia, importando direttamente dagli USA il sentore che il Natale è ormai prossimo.
Per chi invece si occupa di Mercati le parole “Black Friday” assumono tutt’altro significato e se per gli utenti Apple (e non solo) è un giorno di “festa” per gli investitori si traduce in sventura; siamo ancora ben lontani a Piazza Affari da dichiarare il sell-off ma l’apertura in parità seguita da un deciso calo del listino (ad eccezione di Finmeccanica che guadagna quasi il 3% al momento) spaventa gli investitori che a Wall Street già si preoccupano per il close di giornata.
Il Dow Jones si appresta a chiudere un’ottava assolutamente negativa ed i livelli che invertirebbero la tendenza sono ormai distanti e non raggiungibili in una sola seduta; 11550 punti per iniziare il reverse e 11800 per confermare l’avvio di un ciclo rialzista che scongiurerebbe nuovi minimi di medio-lungo periodo.
Ancora una volta la divergenza del FTSE-Mib italiano peserebbe oltremodo su un eventuale ribasso visto che l’indice è ormai sui livelli di bottom del 2009 ed il proseguo della discesa costringerebbe a valutare misure estreme a salvaguardia dei mercati; la proroga delle operazioni di vendita allo scoperto non ha avuto alcun risultato e questo dovrebbe spingere la Consob a meditare sui reali problemi dei Mercati senza dare la colpa alla cosiddetta “speculazione” fermata appunto dal blocco allo short-selling.
Per la giornata di oggi sul Mib italiano può scattare il recupero solamente con un ritorno sopra a 13750 punti mentre se il mercato resterà sotto questa resistenza il close di giornata si aggirerà intorno a 13400 punti.