Si è parlato molto, negli Stati Uniti ma non solo, del cosiddetto “Black Friday” e delle sue conseguenze: le preoccupazioni finanziarie sono ancora forti, inutile negarlo, ma i consumatori americani hanno reagito con decisione. In effetti, i principali affari sono stati conclusi già nel corso di quella giornata, visto che si trattava del primo giorno dei saldi stagionali, dunque in molti non hanno voluto lasciarsi scappare delle occasioni imperdibili. Negozianti e clienti hanno avuto motivi importanti di soddisfazione. In particolare, le vendite sono state superiori di ben 6,6 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, un incoraggiamento fondamentale in vista degli acquisti che verranno fatti a Natale.
Il nome così particolare di questa giornata deriva essenzialmente dal fatto che le vendite sono talmente alte da far ritornare in attivo i bilanci degli esercizi commerciali, i quali passano appunto dal rosso al nero. Secondo quanto stimato da Shopper Track, una società che si occupa di analizzare nel dettaglio questo tipo di dati e informazioni, si tratta della migliore performance da quattro anni a questa parte, visto che poi è intervenuta la grave crisi economica del 2008: un buon supporto è stato fornito dalle vendite realizzate sul web, con un incremento superiore ai ventiquattro punti percentuali, un dato non casuale se si pensa che molti commercianti hanno investito somme consistenti su tale segmento.
Lo stesso discorso può essere fatto per il numero dei consumatori che si sono recati nei negozi: l’aumento è stato sostanzioso anche da questo punto di vista, tanto che il traffico in questione ha fatto registrare un incoraggiante +5,5%. Le conseguenze sono facilmente intuibili: i commercianti hanno incassato forti somme di denaro, dunque non possono che migliorare le loro aspettative per il futuro, con un banco di prova rilevante come il periodo natalizio. L’obiettivo principale sarà quello di mantenere a un livello stabile le vendite per tutto il periodo dei saldi.
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