I momenti più difficili sembrano ormai alle spalle, l’indice americano Dow Jones è riuscito a volare oltre i 12mila punti: si tratta di un livello davvero molto importante e che rappresenta una soglia psicologica che forse in pochi si aspettavano, visto che il rimbalzo in questione è stato letteralmente sorprendente. In effetti, sono bastati appena tre giorni per assistere a questa mutazione del principale indice della Borsa di New York, il quale è stato capace di recuperare tutte le perdite delle ultime due settimane. C’è comunque da precisare che la ripresa non è stata casuale, ma ha beneficiato enormemente della mossa congiunta delle banche centrali di tutto il mondo, le quali hanno provveduto a tagliare di mezzo punto il tasso di riferimento per quel che concerne gli swap denominati in dollari.
Siamo infatti di fronte a una iniezione massiccia di liquidità, un buon attestato di stima per l’economia che il Dow Jones ha colto al volo. Un’altra influenza positiva è stata poi esercitata da un’altra decisione di un istituto di credito centrale, quello della Cina, che ha puntato su un coefficiente inferiore in relazione alle riserve bancarie obbligatorie. Bisogna ricordare che il Dow Jones Industrial Average (questa è la denominazione completa dell’indice) misura nel suo complesso l’andamento dell’economia degli Stati Uniti. Una attesa snervante è quella che riguarda gli eurobond e la data del prossimo 9 dicembre, quando sapremo se l’eurozona potrà dotarsi o meno di questo strumento finanziario.
I rialzi sono stati tangibili: l’indice in questione ha guadagnato ben 4,24 punti percentuali, beneficiando soprattutto dell’assenza di anche un solo titolo negativo e con un traino fondamentale di compagnie come JP Morgan (+8,44%), Bank of America (+7,09%) e Caterpillar (+8,11%). Non è stato da meno neanche lo Standard & Poor’s 500, anch’esso in ripresa, e capace di portare a casa un incremento di 4,33 punti percentuali grazie alle performance di Citigroup e Morgan Stanley (addirittura +11,12%).
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