Il Fondo Monetario Internazionale ha approvato proprio ieri una tranche da 2,2 miliardi di dollari del proprio programma di emergenza per la Grecia, una misura che servirà a scongiurare a tutti i costi un default della nazione ellenica: il via libera dell’organismo di Washington permette in questo modo di finanziare sin da subito il paese, fornendo quindi del tempo prezioso all’Unione Europea per prevenire che la situazione peggiori e il contagio si propaghi all’intera eurozona. Secondo quanto si legge dal comunicato del numero uno del Fondo, Christine Lagarde, Atene deve far fronte a obiettivi piuttosto ambiziosi, tra cui non si può non ricordare la riduzione dell’ampio deficit fiscale.
Comunque, c’è da anche da precisare che il piano in questione si trova ormai in una fase abbastanza critica, con le varie riforme strutturali che procedono lentamente, l’economia piuttosto debole e l’ambiente esterno che si deteriora in maniera progressiva. Questo vuol dire che l’outlook di medio termine del paese deve essere necessariamente rivisto. Tra l’altro, la Grecia non è nemmeno stata capace di venire incontro alle principali condizioni poste dal programma, segno che forse il governo non è capace di far fronte ai propri problemi. Tutti ricordano in maxi-piano da 110 miliardi di euro e a firma congiunta Ue-Fmi, ma i problemi persistono e non bastano certo le rassicurazioni del premier Lucas Papademos, in carica da pochi giorni, per tranquillizzare i mercati.
Inoltre, bisogna anche considerare un fatto di non poco conto: in effetti, alcuni membri del board dell’Fmi sono convinti che anche le misure varate fino a questo momento non serviranno a migliorare lo stato di salute della Grecia, soprattutto per quel che concerne il pagamento dei suoi debiti; lo stato ellenico, secondo le parole della stessa Lagarde, dovrebbe impegnarsi maggiormente nello sfruttare il nuovo corso politico per implementare al meglio il programma e prevenire piuttosto che curare i rischi principali.
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