Tempi grigi per Generali, costretta a fare i conti con Fitch, la celebre agenzia che ha deciso di declassare l’assicuratore da AA- ad A-. L’agenzia di rating Fitch ha annunciato di aver concretizzato una revisione settoriale dei rating degli assicuratori italiani e spagnoli a causa del contesto di crisi dei Paesi dove il problema del debito sovrano é ancora pressante. Non solo l’Italia quindi sotto il mirino dell’agenzia di rating, la quale ha contestualmente messo sotto osservazione il giudizio su altre compagnie assicurative europee.
Fitch – ha però voluto precisare Generali – nota pero’ che se le prospettive relative al debito sovrano dovessero migliorare e stabilizzarsi, e’ probabile che i rating assicurativi siano rivisti al rialzo a condizione che i loro indicatori patrimoniali effettivi e pro forma migliorino.
Anche S&P ha puntato il mirino sul rating dell’azienda, insieme a quelli di Unipol e Cattolica Assicurazioni per un eventuale downgrade fino a due notch, nello specifico ha messo in creditwatch negativo i rating Credem a lungo e breve termine, rispettivamente ‘BBB+’ e ‘A-2’, la mossa é una stretta conseguenza della decisione di S&P di porre in creditwatch negativo anche il rating sovrano dell’Italia e quello di altri 14 Paesi europei. L’Italia figura tra i Paesi dal profilo di rischio più elevato: in una recente classifica sulla rischiosità stilata da Credit Suisse l’Italia figura al settimo posto, subito dietro la Spagna. Per il calcolo della rischiosità l’istituto ha preso in considerazione il saldo delle partite correnti, il deficit, il debito del settore pubblico nonché di quello privato, la posizione netta sull’estero, il potenziale di crescita del pil tra il 2014 e il 2016. Credit Suisse ha però sottolineato la possibilità, per il nostro Paese, di migliorare la propria situazione attraverso l’implementazione di alcune riforme per la liberalizzazione e deregolamentazione del mercato del lavoro, le quali contribuirebbero ad aumentare produttività e il potenziale di crescita.