Il segretario generale Maurizio Landini ha annunciato in una conferenza stampa, che nei prossimi giorni prima delle festività, si prenderanno le decisioni definitive riguardo un pacchetto di ore di sciopero sensibile ai temi della difesa del contratto nazionale e della vicenda Fiat. Il segretario si esprime in seguito all’accordo che ha esteso il modello Pomigliano a tutto il Gruppo FIAT, ma continua a denunciare una discriminazione a danno dei suoi iscritti nello stabilimento di Pomigliano.
Tra i primi 600 assunti dallo stabilimento non c’è neanche un iscritto alla Fiom, Landini sostiene che sia la stessa Fiat a sconsigliare l’iscrizione al sindacato, minacciando addirittura la non assunzione in caso contrario. Accuse molto dure, che il segretario ha deciso di denunciare in un “libro bianco”.
L’accordo non contiene una riga sugli impegni a investire, non garantisce i famosi 20 miliardi di investimenti che sono una pura bugia. Convocheremo una assemblea nazionale di tutti i delegati e di tutte le delegate della FIAT – ha dichiarato Landini – visto che non ci sarà più permesso dal 1° gennaio e la faremo di sabato, il 14 gennaio. Abbiamo poi deciso, in applicazione delle decisioni assunte dal comitato centrale del 28, di organizzare per l’11 febbraio una grande manifestazione nazionale di tutti metalmeccanici in difesa dei diritti del contratto nazionale, delle libertà sindacali, ma anche per aprire una discussione in questo paese su un nuovo modello di sviluppo e su come davvero si difende l’occupazione, perchè consideriamo la manovra recessiva, che rischia di non far riprendere un bel niente per questo paese». Quello che la FIOM CGIL vuole impedire è di trovarsi «fronte a fabbriche che chiudono e la ripresa di licenziamenti di massa, vogliamo mettere al centro questa discussione. Infine decideremo anche come segreteria un pacchetto di ore di sciopero da effettuare a livello territoriale nel mese di gennaio, perchè questo debba essere un mese di assemblee in tutti luoghi di lavoro.
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