Per Fonsai probabile aumento di capitale

Diviene sempre più probabile l’ipotesi di un aumento di capitale per Fondiaria-Sai. Secondo quanto emerso dall’incontro tenutosi tra l’advisor finanziario Goldman Sachs, l’advisor legale Carbonetti, il direttore generale Piergiorgio Peluso e alla presenza dei cinque consiglieri indipendenti dell’azienda, l’ipotesi di un aumento di capitale é da prendere in seria considerazione. Il gruppo assicurativo italiano con sede a Torino potrebbe finire per non essere più controllato dalla famiglia Ligresti? E’ alquanto improbabile, in quanto la famiglia ne detiene una percentuale pari a circa il 47%. la quota di partecipazione però potrebbe subìre una “diluizione” con l’ingresso di nuovi soci, anche se non mancheranno i diritti di opzione spettanti ai Ligresti.

Se questi non dovessero utilizzarli e delle azioni dovessero rimanere inoptate, tuttavia, é possibile che sia messa in atto una strategia volta a favorire ingressi graditi. L’eventuale ricapitalizzazione ammonterebbe fino a un massimo di 750 milioni di euro e se ne discuterà oggi durante il consiglio di amministrazione che dovrà prendere decisioni per il miglioramento del margine di solvibilità della società. L’interesse per Fonsai non é da sottovalutare: “c’e’ la fila per entrare in quello che resta il secondo gruppo assicurativo italiano”, sottolinea una fonte. Non é previsto nessun aumento di capitale, almeno al momento, per la controllata Milano Assicurazioni.

Se il consiglio di amministrazione deciderà oggi di non optare per l’aumento, il rischio di un commissariamento da parte dell’Isvap diventerebbe sempre più probabile, per cui il board probabilmente si orienterà verso la prima soluzione, spianando la strada a un nuovo aumento di capitale dopo quello da circa 800 milioni (450 per FonSai e 350 per Milano Assicurazioni) risalente all’estate scorsa.

L’azienda Fonsai appartiene a una serie di gruppi con una gestione discutibile che pero’ sono asset importanti per il nostro Paese – ha sottolineato l’ad di Unicredit Federico Ghizzoni -. Questi gruppi si devono rinnovare e debbono essere piu’ indipendenti rispetto al passato.