Il Regno Unito è preparato ai peggiori scenari per l’eurozona

Regno Unito ed euro, i rapporti sono più stretti di quanto si possa normalmente pensare, almeno secondo quanto trapela dalle ultime indiscrezioni del Daily Telegraph; come riportato dal quotidiano britannico, infatti, il Tesoro londinese si è messo al lavoro per dar vita a dei piani di contingenza, i quali includono tra le altre misure anche i controlli di capitale, per far fronte a una eventuale disintegrazione della moneta unica comunitaria. Lo stesso giornale inglese, però, non ha voluto specificare quale sia stata la fonte da cui ha ottenuto questa informazione così preziosa e specifica in ambito finanziario.

Si tratta comunque di preparativi che sono stati avviati esclusivamente per i peggiori casi e scenari economici. Nello specifico, i controlli a cui si è fatto riferimento in precedenza verranno attuati per contenere i possibili crolli valutari e per agevolare la conseguente transazione verso le nuove divise dei membri dell’eurozona. Insomma, la fiducia che viene nutrita in questo senso non è delle maggiori. I dirigenti del Tesoro di Sua Maestà starebbero dunque nutrendo serie preoccupazioni per il possibile abbandono all’unione monetaria anche da parte di una sola nazione (la maggiore indiziata è senza dubbio la Grecia), anche perché gli investitori devono sapere dove poter trasferire i loro fondi, non più al sicuro nei paesi considerati vulnerabili dal punto di vista valutario.

La Gran Bretagna si propone dunque come nuovo approdo sicuro, una investitura che potrebbe permettere alla sterlina di subire rialzi piuttosto importante, contribuendo in maniera decisiva al ribilanciamento dell’economia interna, in particolare attraverso le esportazioni. Lo stesso Daily Telegraph ha infine sottolineato come tali controlli siano soltanto una delle misure per rispondere al collasso dell’euro: i confini verrebbero chiusi in fretta e furia, con dei piani già predisposti per quel che concerne l’evacuazione di migliaia di espatriati e turisti dalle nazioni più colpite, un’emergenza che è stata prevista nel minimo dettaglio.