Borsa Italiana si sta caratterizzando sempre più per delle tendenze finanziarie ben precise: il Ftse Mib è risultato infatti in calo per quasi tutto il 2011, tanto che le perdite totali ammontano ora a oltre il 25% (nel 2010 ci si era limitati a dieci punti percentuali), a causa soprattutto del forte clima di incertezza generale in cui si trova il nostro paese. L’azionario non può dunque essere visto come un approdo sicuro, di conseguenza i piccoli risparmiatori stanno dimostrando un grande interesse nei confronti dei titoli a reddito fisso, in particolare gli Exchange Traded Fund (meglio noti come Etf) e per i titoli obbligazionari.
Non è infatti un caso se questi ultimi due prodotti abbiano fatto rilevare un vero e proprio boom. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che gli investitori si sono affidati in massa agli stessi Etf, ma anche agli Etc (Exchange Traded Commodities), vale a dire quegli strumenti che sono in grado di replicare le performance di azioni, bond e materie prime mediante un’accorta gestione passiva. EtfPlus, il segmento appositamente pensato dal nostro Stock Exchange per queste quotazioni, ha fatto registrare un incremento di tali fondi dal 2010 al 2011 (si è passati da 563 a 570 fondi totali) e un totale di 128 nuovi strumenti (la massa complessiva ha sfiorato i diciassette miliardi di euro).
Tra l’altro, gli scambi giornalieri sono stati anch’essi molto importanti, grazie a un buon ammontare, vale a dire 338,2 milioni di euro. Per quel che concerne invece i bond e i titoli di Stato, è ancora fresco il ricordo del Btp Day e del Bot Day: il record conseguito dal Mercato Telematico delle Obbligazioni (Mot) è stato evidente, con ben 86.405 contratti e 2,7 miliardi di euro di valore. Infine, occorre anche rimarcare la presenza di 404 titoli obbligazionari e di altri 318 tra Eurobond e Asset Backed Securities.
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