Il pessimismo cosmico di Giacomo Leopardi ha trovato dei degni eredi: si tratta degli italiani di questo inizio 2012, i quali non nutrono delle buone prospettive economiche per il paese nel nuovo anno. Secondo quanto stimato dalla Confesercenti, il 48% degli intervistati ritiene che le condizioni finanziarie italiane siano pessime, mentre il 36% degli stessi si attende addirittura un peggioramento. Le cifre hanno messo in luce un aumento delle percentuali rispetto a un anno fa, visto che a inizio 2011 era il 33% dei cittadini che si professava così pessimista.
Ma non stupisce più di tanto un pensiero così diffuso, dato che gli italiani non sono più fiduciosi nei confronti dei cambiamenti, quindi c’è davvero poco ottimismo nei riguardi di una inversione di tendenza già nel corso di quest’anno. I fiduciosi rappresentano il 17% del campione, mentre 365 giorni fa erano il 24%. D’altronde, non ci si poteva attendere un sondaggio diverso di questi tempi, anche perché tutti i mesi dell’anno appena terminato sono stati caratterizzati da un’oculatezza incredibile in qualsiasi tipo di spesa, con la gestione del bilancio familiare che è diventata sempre più complessa. Tra l’altro, molte famiglie sono state costrette a ridurre le uscite e a tagliare le spese, con un riferimento particolare all’abbigliamento e alle vacanze. Tra l’altro, sono diminuiti anche coloro che riescono a far quadrare i conti a ogni fine del mese, visto che si è passati dal 72 al 62%, un vero e proprio crollo verticale.
Ormai si hanno a disposizione somme di denaro che possono garantire la “sopravvivenza” fino alla terza settimana del mese, ma non sono pochi coloro che si fermano addirittura alla seconda. La Confesercenti ha infine evidenziato le richieste dei cittadini alla politica. In particolare, andrebbero scoperti nuovamente alcuni valori, quali la serietà, l’onestà e la solidarietà, mentre stupisce che siano stati in pochi coloro che credono con fermezza nell’umiltà.
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