L’asta di BOT prevista per oggi si è conclusa nel migliore dei modi; il riflesso del buon esito arriva perfino ad abbassare lo spread BTP-Bund che ora, dopo una perdita del 6.45% circa, oscilla intorno a 483 punti.
I Buoni Ordinari del Tesoro in asta oggi con scadenza annuale sono stati collocati con rendimento più che dimezzato rispetto al mese di Dicembre; si registra infatti un rendimento del 2.735% rispetto al precedente 5.95%. La buona domanda dei titoli ha permesso al Tesoro di collocare i Bot annuali per 8.5 miliardi di euro a fronte di una domanda di oltre 12 miliardi di euro.
A conferma ancora una volta quindi di quello che sosteniamo da tempo le scadenze di breve periodo sono le preferite e riescono a smuovere il mercato in tutte le direzioni. Ora la vera prova è nell’asta di domani, quando verranno emessi i BTP e lo spread potrà seriamente subire un cambiamento radicale.
I benefici dell’asta appena conclusa invece continuano direttamente su Piazza Affari; l’indice di riferimento delle blue-chips italiane guadagna al momento il 3.16% dopo un’apertura in leggero gap-up e grazie anche al recupero di Unicredit, che mette a segno un +11.34% a metà seduta.
Bene tutti i bancari, con l’indice di riferimento a +7.68%; le aspettative di crescita per i prossimi giorni si confermano anche dal punto di vista grafico, dove sembra iniziato il nuovo ciclo a 2 settimane che da qui a fine Gennaio accompagnerà il movimento del prezzo.
Il recupero di 15000 punti di FTSE-Mib in apertura ha dato un forte segnale positivo che con l’immediato ritorno a 15.250 conferma la grande forza di questa giornata di contrattazioni; un close, improbabile, oltre a 15500 punti sarebbe un ulteriore segnale di forza, anche se arrivasse però con il close settimanale di domani.
Per concludere, durante le contrattazioni del pomeriggio abbiamo Eni da controllare, visto che al momento guadagna un misero 0.18% a dispetto delle attese, che la vedrebbero con almeno un +3% in una giornata come quella di oggi.
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