Gli sforzi e i sacrifici imposti dal governo Monti sembrano se non altro incontrare il favore e l’apprezzamento internazionale: dopo i buoni colloqui tra lo stesso premier e il cancelliere tedesco Angela Merkel, infatti, è stato il turno del Fondo Monetario Internazionale. Come è noto, l’organizzazione di Washington sta monitorando e ispezionando in maniera costante il nostro paese, dunque non devono stupire più di tanto queste valutazioni a cadenza periodica. Nel dettaglio, l’istituto sorto a Bretton Woods ha promosso a pieni voti il piano di rilancio economico che è stato approntato dall’esecutivo tecnico, riconoscendo la validità per quel che concerne il futuro consolidamento dei conti e la crescita finanziaria.
Il giudizio in questione è stato espresso da Jerry Rice, il portavoce dell’Fmi, il quale ha parlato espressamente di passi importanti per la riconquista della fiducia da parte del Belpaese, senza dimenticare quanto ancora deve essere fatto per la decrescita del debito pubblico. Il briefing in questione, tenuto ovviamente nella capitale americana, è stato anche l’occasione per alcuni annunci di eventi futuri: in pratica, i monitoraggi del nostro paese non sono certo finiti, come annunciato quando era ancora in carica il governo Berlusconi, dunque bisognerà attendere per i primi giorni del mese di febbraio la missione di monitoraggio del Fondo, la quale potrebbe comunque anche essere anticipata già a questo mese. Che cosa accadrà di preciso?
A dicembre sono state concordate le modalità di svolgimento di tali missioni, ma i dettagli sono ancora in fase di definizione, quindi il prossimo monitoraggio sarà utile per comprendere il tutto. I giudizi positivi dell’Fmi sono giunti subito dopo la conclusione dell’ottima asta italiana dei titoli di Stato: la vendita di dodici miliardi di euro, con il crollo dei rendimenti (i Bot a un mese, ad esempio, sono scesi fino a 2,73 punti percentuali) non ha di certo lasciato indifferenti, ma occorrono altre prove positive.
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