Aumenta l’inflazione in Italia, secondo quanto riportato dal supplemento al Bollettino statistico dedicato alla Finanza pubblica di Bankitalia: il livello dei prezzi é in aumento e potrebbe ancora subire un incremento in vista della manovra finanziaria Monti, la quale prevede la possibilità di un aumento dell’IVA al 23% durante la seconda metà di quest’anno. Anche l’ISTAT ha precisato che sull’aumento dell’inflazione hanno influito i provvedimenti previsti dalla manovra fiscale di settembre, soprattutto il passaggio dell’Iva ordinaria dal 20% al 21%. Federconsumatori e Adusbef si mostrano preoccupati per l’aumento dei prezzi dei prodotti di largo consumo, quelli appartenenti al cosiddetto “carrello della spesa”, i costi per le famiglie italiane sono aumentati del 3,5%.
Secondo la Cia il 30% circa delle famiglie é costretto a tagliare gli acquisti alimentari. A conti fatti questa percentuale significa una spesa in più, per il settore alimentare, di circa 175 euro. Nello specifico, relativamente alle altre voci di spesa, i prezzi in aumento si sono avuti, per dicembre 2011: nel settore dei Trasporti (+1,7%), Ricreazione, spettacoli e cultura (+0,3%), Abitazioni, acqua, elettricità e combustibili e Altri beni e servizi (per entrambe +0,2%). Diminuzioni di prezzo invece si sono registrati per i Servizi ricettivi e di ristorazione (-0,3%), Servizi sanitari e spese per la salute e delle Comunicazioni ( -0,2% per entrambi i settori).
Le associazioni dei consumatori hanno fatto un appello al Governo affinchè siano avviati controlli a tappeto su tutto il territorio per contrastare le speculazioni che portano ad un aumento indiscriminato dei prezzi concentrandosi soprattutto sui beni di largo consumo, sui carburanti e sulle liberalizzazioni. In riduzione invece il debito pubblico anche se resta sopra quota 1.900 miliardi di euro. Nello specifico questa voce nel mese di novembre si é attestata a 1.905 miliardi di euro dai 1.909 miliardi registrati ad ottobre (-0,2%). Le entrate tributarie si sono attestate nel mese di novembre a 30,04 miliardi di euro, in flessione di oltre 7 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2010.
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