Dopo l’ok della Consob, il Cda di Tiscali ha definitivamente annunciato la ricapitalizzazione. La notizia avrebbe dovuto incoraggiare il mercato ma ha avuto l’effetto contrario ed il titolo è sceso al minimo storico (1,601).
L’aumento di capitale prevede l’emissione di 150 mila azioni al prezzo di un euro l’una.La proposta è di avere 6 nuove azioni ordinarie ogni 17 possedute per un valore totale di 150 milio di euro. La ricapitalizzazione avrà effetto da lunedi 14 gennaio e ci sarà tempo fino al 25 gennaio.
Al termine del periodo di opzione Tiscali offrirà in borsa i diritti non esercitati. Il buon esito dell’offerta è garantito da Banca Imi e Jp Morgan Securities che hanno sottoscritto un contratto con Tiscali. Inoltre il principale azionista del gruppo, Renato Soru , ha sottoscritto l’aumento di capitale in proporzione alla partecipazione detenuta, pari al 25%.
La notizia ha però avuto un effetto negativo in Borsa, con il raggiungimento nella seduta di ieri del minimo storico. Alla chiusura era in netto ribasso con -6,24% a 1,607 euro. Secondo Centrosim le attuali quotazioni potrebbero rappresentare una buona opportunità , nell’aspettativa di un consolidamento dei mercati di riferimento. Anche nella seduta di oggi gli indici si sono presentati in calo (-4,23% a 1,53 euro). Alcuni esperti hanno sottolineato che in un momento come questo chiedere soldi agli investitori potrebbe non essere stata una buona idea mentre Standard&Poor’s , l’agenzia di rating, ha assegnato una “B” all’esposizione finanziaria del gruppo, con l’obiettivo di portare la raccomandazione a B+ non appena terminata la ricapitalizzazione.
Già lo scorso dicembre grazie all’emissione di bond convertibili sottoscritti dalla M&C di De Benedetti, Tiscali aveva incassato 60 milioni di euro. Questi sommati al denaro ottenuto con la ricapitalizzazione saranno utili a finanziare almeno parte del debito da 650 milioni del gruppo.
via|Soldionline.com
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