Singapore è caduta nella prima recessione economica dal 2002 a causa del crollo del settore manifatturiero, il quale ha spinto la banca centrale della nazione asiatica a porre fine alla politica di ausilio a guadagni della valuta, volta a fornire uno sforzo per supportare l’economia. La Monetary Authority of Singapore, la banca centrale del pase che fa affidamento sulla valuta locale tanto quanto sui tassi di interesse come strumenti privilegiati della sua politica, ha affermato che è in atto uno spostamento verso un “apprezzamento dello 0%”.
Il Prodotto Interno Lordo ha contratto un 6,3% annualizzato nel terzo trimestre rispetto ai precedenti tre mesi, dopo che si era ridotto fino al 5,7% tra aprile e giugno. Il dollaro di Singapore risulta essere sempre più debole e la sua caduta dovrebbe favorire gli esportatori del settore elettronico come Venture Corp. e Chartered Semiconductor Manufacturing Ltd. rendendo i loro prodotti più economici oltreoceano. Song Seng Wun, economista della società CIMB-GK Securities Pte a Singapore, ha affermato che:
L’intero mondo sta andando incontro sempre più a politiche di sostegno e lo stesso vale ovviamente per Singapore. Stiamo per affrontare un lungo periodo di lenta crescita o di recessione, probabilmente per i prossimi due anni. Questa flessione è molto differente rispetto a quelle del passato.
La valuta della nazione asiatica ha perso lo 0,6%, raggiungendo quota 1,4769 dollari di Singapore per un dollaro. Il ministro del commercio ha annunciato, a tal proposito, che l’economia crescerà di circa 3 punti percentuali nel 2008, molto più lentamente rispetto a una precedente stima che la prevedeva intorno al 5%. Ciò rappresenterebbe la crescita più debole dal 2001. C’è da precisare che la Monetary Authority of Singapore era già dovuta intervenire sei mesi fa, quando si era verificato un apprezzamento troppo rapido del tasso di scambio: in quel caso la valuta della nazione asiatica aveva perso ben 8,1 punti percentuali nei confronti del dollaro.
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