Dal punto di vista ciclico, dopo la crisi dei sub-prima il Dow Jones ha risposto perfettamente alle scadenze annuali mentre in quelle di medio-breve periodo ha mancato diversi “step” confondendo le idee ad una buona fetta di traders. Nel lungo periodo è insindacabile il ruolo del bottom di Marzo 2009 visto che sia l’arrivo a quel punto sia la ripartenza lasciano intendere l’avvio di un ciclo di lunghissimo periodo e quindi di conseguenza anche dell’annuale che nè è seguito. Il livello raggiunto è stato, con il senno di poi, un punto di fortissima sottovalutazione del mercato azionario visto che la ripresa a “V” che è seguita ha riportato immediatamente in quota l’indice creando la divergenza con l’Europa che ben conosciamo.
Il recupero di quota 10000 ha costretto il Dow Jones a fermarsi per il close ciclico del primo annuale da Marzo 2009. Il test dall’alto è stato ampiamente superato nel medio periodo e questo ha permesso di proseguire la via del rialzo ripartendo direttamente dal minimo relativo del secondo annuale appena sopra a 9500 punti. L’andamento positivo ha poi spinto il Dow Jones al test di quota 13000 nel secondo annuale che ora finalmente diamo per concluso sul bottom di fine 2011 che ha sfiorato quota 10500 punti per poco tempo. Ora con l’avvio del terzo annuale dal minimo di Marzo 2009 il mercato si porta in prossimità nuovamente dei 13000 punti e rischia, con lo stallo degli ultimi giorni, di confermare il doppio massimo. Se questa teoria del double top troverà conferma nei prossimi giorni ed assisteremo ad un ridimensionamento dell’indice verso il break-away point a 10500 punti, ancora distante, allora l’annuale appena iniziato potrebbe essere negativo e chiudere ben al di sotto di quota 10500 punti. Questa visione è in contrasto con la fase di recupero che è prevista a Wall Street oltre che l’uscita dalla zona di massimo pericolo degli indici Europei, ma vista la fragilità del quadro finanziario basterebbe poco per far sprofondare le Piazze in poco tempo dando seguito alla teoria del doppio massimo.