Amazon non centra le stime di vendita

Amazon.com, celebre per essere il maggior retailer mondiale presente sul web, non è riuscito a eguagliare le stime che erano state ipotizzate dagli analisti per quel che riguarda il quarto trimestre del 2011: nello specifico, il rendimento deve andare al reddito della compagnia in questione, con un declino complessivo di ben cinquantasette punti percentuali, una pessima discesa che è stata provocata, in gran parte, dai costi di spedizione. Nel dettaglio, infatti, il reddito netto è sceso fino a quota 177 milioni di dollari, il che equivale a dire che ogni singola azione vale trentotto centesimi. Appena un anno fa, lo stesso dato poteva vantare un importo complessivo di 416 milioni di dollari e soprattutto novantuno centesimi di prezzo unitario.

Che cosa è successo al colosso di Seattle? Le vendite sono andate sostanzialmente bene, con una crescita totale del 35%: secondo quanto affermato dall’amministratore delegato Jeff Bezos, lo spirito della società è rimasto sempre quello di potenziare i margini di profitto con la ricerca della crescita e di nuovi clienti; questi ultimi, quindi, si attendevano delle vendite piuttosto elevate e sono stati condizionati proprio in tal senso. Il titolo di Amazon è riuscito a perdere addirittura undici punti percentuali in relazione al trading esteso, chiudendo a quota 194,44 dollari a New York. Il reddito operativo del primo trimestre di quest’anno, poi, dovrebbe essere caratterizzato da un guadagno di cento milioni di dollari: il risultato potrebbe essere incoraggiante, ma comunque gli analisti hanno parlato espressamente di un incremento almeno doppio.

Le vendite, inoltre, dovrebbero essere comprese tra i 12 e i 13,4 miliardi di dollari. Qualche responsabilità può essere imputata al programma Prime di Amazon, il quale ha messo a disposizione spedizioni illimitate di due giorni per 79 dollari l’anno, contribuendo dunque ad aumentare le spese normali. In realtà, l’intento di questa iniziativa era quello di incoraggiare i clienti e i consumatori negli acquisti e nelle spedizioni, ma per il momento è stato ottenuto il risultato inverso.